BAGELS
Due i posti da segnalare:
Ess a bagel - 21a strada angolo con 1a avenueBagel enormi, croccanti, dolci e salati: da provare con egg salad o con cream cheese e salmone.
Molta coda la domenica, si possono mangiare sul posto o portare via. Fantastici!Russ and daughters - 179 East Houston Street
Il posto è fantastico, proverò a descriverne il clima: immaginate una sorta di gastronomia delle nostre, affollatissima di domenica, piena di gente di ogni età che si compra sacchettate di bagel assortiti e vaschette di cream cheese ai sapori più disparati per farsi un brunch casalingo. Un lungo bancone dietro cui si affaccendano, molto indaffarati e molto cortesi, 7-8 "salumieri" che volentieri si lasciano andare a qualche battuta coi clienti o instaurano ironiche discussioni sulle imminenti presidenziali. Le specialità della casa sono il caviale e il salmone: differenti le regioni di provenienza e i tipi di affumicatura. Da provare il bagel Imperial Delight o Superheeb - con uova di pesce volante al wasabi.
Dei bagel ha recentemente dato una ricetta Sigrid, non l'ho provata ma mi fido!
705 East Houston street
Per rimanere in zona (nel senso che mi vedo lì per le strade di New York che vi accompagno nel nostro giro gastronomico insieme, anche se non raccomando per motivi di salute di fare queste due tappe una di seguito all'altra...), sempre su Houston street a pochi passi dai nostri maghi del salmone c'è un locale storico, veramente molto americano, frequentato per fortuna non dai soli turisti, ma da molta gente che lavora in zona ( e da una quantità di celebrities, a giudicare dalle foto con il barbuto gestore che tappezzano la sala).
Tanto per inquadrare la location si tratta del ristorante (ma è più che altro quello che noi chiameremmo una tavola calda) dove è stata girata la celeberrima scena dell'orgasmo simulato di "Harry, ti presento Sally", tant'è che sopra il tavolo dov'era seduta Meg Ryan campeggia la scritta: "Where Harry met Sally hope you have what she had". Il posto a pranzo è affollatissimo, ma merita di essere visitato per avere uno spaccato del costume americano. Nel piatto: cheeseburger, pastrami, frittelle di patate di tradizione ebraica - il posot nasce come deli kosher-, patate fritte e i mega panini che si vedono mangiare anche ai protagonisti del film. Il barbuto gestore che abbraccia le celeb nelle foto viaggia tra i tavoli e si intrattiene con i commensali (lodando, con noi, le meraviglie delle cucina italiana).Il Chesea market, a due passi dal più recente degli Apple Store e dalla zona figa del momento, il Meatpacking District, è un posto straordinario per chi ama la gastronomia: ricavato al piano terra dell'ex fabbrica dei biscotti Oreo, mantiene intatto l'aspetto postindustriale, nelle finiture grezze e nei vecchi impianti lasciati a vista. Al suo interno una serie di locali e negozi celebrano la gola offrendo sushi, pane, cupcakes, lobster soups, prodotti italiani, noodle thai, venduti in una serie di spazi monotematici o quasi. Il cibo si compra e si consuma lì, nel labirintico percorso, su panchine improvvisate, in piedi, seduti a tavoloni da condividere con gli altri. Io ho provato la Lobster house (sushi e crema di aragosta superbi) e la Eleni's bakery (coloratissime cupcakes - che confermo immangiabili per logistica e colesterolo da parte di un italiano - e biscotti decorati), ma mi è rimasta la voglia della Fat Wich Bakery (brownies di ogni genere, un profumo irresistibile, peccato stessi già tenendomi la pancia con due mani ).
La gastronomia, forse, più famosa di New York ha un gigantesco punto vendita su Broadway, zona Soho e alcuni piccoli spot dove mangiare in giro per la città (uno, per esempio al Rockfeller Center), altri negozi sono poi sparsi per gli States.
All'interno c'è tutto: un banco dei formaggi, uno dei salumi, uno del pane, la carne, il pesce, i dolci e poi scaffali di cioccolato, cracker, biscotti, tè e caffè, banchi di frutta e verdura, frigoriferi di sandwich e vaschette di cibi pronti per il take away e infine una serie di attrezzi, accessori e ammennicoli, e ancora pentolame e libri di ricette, tutto marchiato Dean and deLuca.Lever House restaurant - 390 Park avenue ang 53a
bellissimo ristorante" di un certo livello" disegnato da Marc Newson all'interno dell'omonimo grattacielo. Atmosfere retrò, un pò rarefatte, ma molto accoglienti, ottima cucina di stampo internazionale.
bellissimo ristorante" di un certo livello" disegnato da Marc Newson all'interno dell'omonimo grattacielo. Atmosfere retrò, un pò rarefatte, ma molto accoglienti, ottima cucina di stampo internazionale.
Nooch - 143 8a avenue angolo W14a
noodle bar disegnato da Karim Rashid a due passi dal suo studio e dal suo store. Colorato giocattolo in un involucro di vetro, ottimi noodle e i più buoni martinis che abbia bevuto in questo viaggio.
noodle bar disegnato da Karim Rashid a due passi dal suo studio e dal suo store. Colorato giocattolo in un involucro di vetro, ottimi noodle e i più buoni martinis che abbia bevuto in questo viaggio.
MoMa Cafè2 - 9 W53a al secondo piano del MoMa
Beh, già la location è pazzesca, dentro il rinnovato leggendario Museum of Modern Art...il locale poi è interessante e molto accogliente, vivacissimo e affollato. Un grande bancone dietro cui i cuochi affettano, compongono, impiattano, riscaldano... in un allegro, incasinatissimo show. panini, insalate, piatti unici da consumare a grandi tavoloni gomito a gomito col prossimo.Per chiudere in bellezza due righe su strani posti che solo in una città come Londra o New York possono esistere:
Per finire uno speciale grazie ad Esther e Max che, da niuiorchesi quasi doc, ci hanno dato molte di queste dritte.
Commenti
hai un blog davvero adorabile.. e un modo di presentare ogni cosa positivo e chiarissimo.
A presto!
Dd