No, non è che ad averci il blog di cucina mi sono montata la testa, il cartellino dal macellaio di Eataly diceva così "Tagliata piemontese superiore" e come tale ve la presento.
Un bel pezzettone di carne di manzo presidio Slow Food LaGranda, che, dopo essercela sbafata a pranzo nel ristorantino di Eataly non ci è parso vero di regalarcela per il seguente pranzo della domenica una volta rientrati in quel di Milano.
Quindi la domenica, dopo una bella dormita, il voto alle primarie, il caffè al bar, il quotidiano (proprio una domenica che sa di domenica fin dai primi momenti del mattino...e si corona con un bel pranzo e una pennica storica sul divano!!!), mi sono messa il grembiulino con le verdure colorate per preparare 'sta tagliata superiore.
Seguendo passo passo le indicazioni del canuto, rubicondo, baffuto macellaio, che me le ha snocciolate con una passione, ma una passione....ho tolto la carne dal frigo e dalla carta un'ora e mezzo prima di cucinarla, poi ho messo la piastra al fuoco finche non è stata rovente.
Ho "massaggiato" (sic!) per bene la carne dai due lati con l'olio extravergine e l'ho messa al fuoco, stuzzicandola di tanto in tanto con il cucchiaio di legno.
Quando si è staccata bene , l'ho girata e lo cosparsa di sale grosso di Mothya e ho ripetuto dall'altra parte e così via per una decina di minuti scarsi.
Poi Riccardo l'ha affettata per bene e ce la siamo goduta, saporitissima e tenera con insalatina e patate al forno.
p.s. prima ci eravamo mangiati 2 bruschette e i plin al castelmagno, il tutto innaffiato da un barbera di 14%...ecco il perchè del crollo sul divano e del rintontimento pomeridiano (no, non c'era neanche il Gran Premio...).
Commenti
@serenita:cuneese come il mio capo!
cmq che grande cucina avete, davvero super!