GOLOSITA' BALTICHE

In cerca di refrigerio lontano dalla metropoli bollente, in cerca di luoghi non sovraffollati, in cerca di bei posti ancora poco conosciuti, di una bella vacanza low cost ci siamo diretti verso il mar Baltico.

Un viaggio alla scoperta dei paesi emergenti dell'unione europea, una vacanza "oltre cortina" a 20 anni esatti dalla caduta del muro di Berlino che ci ha portati dalla Polonia (Varsavia) alla Russia (San Pietroburgo) attraverso le repubbliche Baltiche (Vilnius, Riga e Tallinn). Abbiamo scoperto le affascinanti capitali, piacevoli località di villeggiatura sul mare e sui laghi, birre a prezzi stracciati e dolci tradizioni come la banya.

Concentrandoci sugli aspetti gastronomici attinenti a questo blog, la prima citazione la merita il mercato coperto di Riga, il più grande d’Europa, scenograficamente alloggiato all’interno di 5 hangar dove venivano prodotti i dirigibili Zeppelin, a due passi dal centro storico della capitale lettone.

Strabiliante il settore del pesce dove le poche qualità presenti (salmoni, storioni, trote, carpe, merluzzi) sono presenti in un’infinità di varianti, per lo più conservate (essiccati, marinati, cotti, affumicati) o bizzarramente presentati (vassoi intere di teste di salmoni, forse per preparare le zuppe, oppure carpe tirate su vive dalle vasche direttamente sul banco). Fotogenici i banchi di prodotti conservati dove scatole e scatolette colorate e luccicanti nelle loro marsine metalliche fanno apparire più accattivanti i prodotti che contengono, sicuramente poco appetibili per chi è abituato alla freschezza quotidiana dei prodotti mediterranei.

Poco assortimento anche sui banchi, all’aperto del reparto frutta e verdura: cetrioli (di mille varietà e dimensioni – chi lo avrebbe mai detto- freschi o conservati), patate di due o tre colori, cipolle, pomodori e cavoli. Fantastici, all’occhio e in bocca, i frutti di bosco…una soddisfazione scofanarsi mezzo chilo di lamponi dolcissimi al prezzo di una vaschettina italiana da 125g che ce li fanno sembrare un lusso per tavole importanti. Abbastanza strabiliante (anche se io odio aggirarmi nelle macellerie perché non ne tollero gli odori) l’hangar delle carni, ricca soprattutto di pollame e porco in varie forme (anche interi prosciutti ancora crudi) e strane selvaggine (alci, renne, castori…) e dove sono stata quasi investita da un carrello di teste di maiale (grrrrr….) spinto a tutta velocità.

Quasi solo donne alla vendita, robuste baltiche di tutte le età mirabilmente truccate ed imparruccate, pochi gli uomini anche tra gli acquirenti. E in generale da quelle parti sembra che siano le donne ad avere in mano la quotidianità della società, in stragrande maggioranza per esempio, alla guida dei mezzi pubblici.

Tra le prelibatezze assaggiate, i Pierogi in Polonia, diffusi in una varietà tipo ”ravioli” (bolliti e con una pasta esterna più simile a quella orientale che alla nostra all’uovo) o tipo panzerotto (al forno e con una pasta esterna tipo pane). In entrambi i casi i ripieni sono di carne, carne e verdure o solo verdure, variamente speziati…sono serviti in tutta la Polonia (li avevo già assaggiati a Cracovia) anche in pierogerie che servono solo questo piatto in molte varianti.

Per la Lituania, terra piatta di boschi e laghi, da segnalare i funghi e i frutti di bosco oltre che moltissima selvaggina (cinghiale, castori, pennuti vari…). Una delle cose più curiose e tipiche sono i Cepelinai (enormi gnocchi di patate compatti, grandi come un pugno, ripieni di carne tritata e verdure – ma ne ho mangiati anche in versione piccola, senza ripieno e serviti dolci con una salsa al mirtillo – decisamente insipidi) e il piatto nazionale è la zuppa fredda di barbabietole rosse (dal colore alieno rosa deciso…ma tutto sommato buona).

La Lettonia sembra famosa (ma sono diffusi ovunque e ricordano i bliyni russi ) per aver inventato i Pancakes (di farina o di patate) serviti in ogni pasto dolci o salati con mille abbinamenti (uova, prosciutto, formaggio, salmone, salse ai frutti di bosco, cottage cheese e chi più ne ha più ne metta).

Ovunque in questa vacanza abbiamo accompagnato le molte birre locali con quello che nei menu in inglese è proposto come “snack with beer” (in russia gli fa compagnia anche lo “snack with vodka”, spesso a base di aringhe): che consiste in bastoncini di pane scuro –a volte con semi di finocchio- fritto, nel burro temo! e da sgranocchiare per accompagnare le bevute, intinto a volte in cremose salse al formaggio. Assolutamente poco salutare, ma decisamente buonissimo, un junk food insolito! In alcuni locali si beve birra accompagnandola con snack ittici (che non a caso nei supermarket non sono venduti tra patatine e frutta secca, ma sempre e solo nel corridoio delle birre): calamari e seppie essiccati a striscioline, piccoli pesciolini, bastoncini di salmone…ne ho fatto incetta!

Commenti

Morena ha detto…
che bello ed interessante dal punto di vista culinario il tuo viaggio...non sono mai stata da quelle parti e non ho mai preso nemmeno in considerazione che abbiano una loro cucina..beh..quasi quasi cambio idea...
grazie per questo viaggio virtuale!!
Antigone ha detto…
la prima volta che ero stata in russia avevo mangiato malissimo...stavolta è andata decisamente meglio...
congustoblog ha detto…
ciao, che belle curiosità culinarie...
i viaggi sono sempre un grande arricchimento !! anche io questa estate ho scoperto qualche gusto nuovo nella regione Basca ...Bilbao e Santander:)
a presto fede